AIDS - LA FINE DI UNA BELLA STORIA
Non tutti forse ricordano che a febbraio del 2000 l’Opera di S.Teresa aprì a Borgo Montone la “Casa Nuova Famiglia” per i malati di AIDS.
Pochi ricordano le assemblee tumultuose e il rifiuto di tanti cittadini alla costruzione di questa Casa che avrebbe portato tra di noi una malattia a tanti sconosciuta, disegnata come se non peggio del colera o della peste e poi vicino alla scuola elementare.
Fu il finimondo ma una volta capito cosa voleva dire AIDS-HIV ed il perché ci si può ammalare, si fecero riunioni, proiezioni di films e si informò tutta la cittadinanza.
Eravamo in pochi a crederci ma con l’aiuto di Suor Goretta, del dott. Foschini, della dott.ssa Cinzia e dell’allora 2^ Circoscrizione vincemmo la nostra dura batttaglia.
La gente andava a trovare questi ragazzi, andava ad aiutare le suore, andava a messa, oppure coltivava gli orti e teneva pulito il giardino o andava a farsi fare le iniezioni.
Noi abbiamo sempre cercato di averli vicini, sono venuti alla festa paesana con i loro lavori, venivano al bar o al forno o all’edicola o nel giardino, facevano parte della nostra comunità, era bello anche portargli i cappelletti o un po’ di carne.
Erano ragazzi sì ammalati ma che ti ringraziavano con gli occhi pieni di gioia di vivere.
E ORA COSA SUCCEDE? E’ LA FINE DI UNA BELLA STORIA.
L’Opera di S.Teresa ha deciso di trasformare questa Casa, più l’altra che costruirà negli ex orti e che dovrebbe contenere 40/50 persone, in una struttura per malati terminali.
Ma l’AIDS è scomparso? Non se ne parla più, ma non ci risulta.
E i ragazzi di questa Casa? Alcuni sono morti, altri non sono stati accettati, altri saranno trasferiti alla sede, ma con quali prospettive di vita?
Sarà perchè questa bella storia l’ho vissuta in prima persona e perchè quei ragazzi li ho visti farsi una “Nuova Famiglia” che li ha aiutati a migliorare la qualità della vita e credere un po’ in se stessi, ma oggi che stanno andando via dico solo che mi dispiace veramente.
Il Presidente
Ottaviano Rossi